Essendo l’edificio profano più alto di Kitzbühel, è stato proprio il distaccato Berggericht, progettato per suscitare venerazione e riflettere da fuori il suo potere e la sua profonda importanza istituzionale, a modellare il paesaggio urbano storico.
Come tutto il centro medievale di Kitzbühel, il cinquecentesco Berggericht, lo storico tribunale che si occupava di questioni minerarie che sorge accanto alla Lacknerhaus del XVII secolo, affascina con la sua distintiva figuratività e plasma l’architettura locale, caratterizzata da robusti edifici profani. Questi due edifici, insieme alla chiesa alto-gotica di Santa Caterina del XIV secolo, formano l’imponente nucleo del centro storico di Kitzbühel. Essendo l’edificio profano più alto di Kitzbühel, è stato proprio il distaccato Berggericht, progettato per suscitare venerazione e riflettere da fuori il suo potere e la sua profonda importanza istituzionale, a modellare il paesaggio urbano storico. Poiché è stato la sede del tribunale minerario per tre secoli, questo edificio ufficiale è stato sempre una forza molto influente, condizionando il clima economico, culturale, sociale e politico della città. Il Berggericht era un edificio di particolare rilevanza perché era il responsabile dell’estrazione di argento di tutta la regione di Kitzbühel, attività che contribuì in modo significativo all’arricchimento della città durante il Medioevo.
A partire dal 2012, quando il EUROPEAN HERITAGE PROJECT ha cominciato ad acquisire questi due edifici del patrimonio culturale, il vecchio Berggericht, che dopo essere rimasto vuoto per oltre un decennio era in uno stato di massiccio decadimento, ha progressivamente abbandonato la sua aura di degrado e fatiscenza.
Dopo la sostituzione delle finestre rotte e l’eliminazione dei nidi d’uccello sul tetto, lo splendido stile tardo gotico in cui l’edificio fu costruito è stato riportato alla sua originaria bellezza. L’operazione è stata condotta nel rispetto di tutti i dettagli storici che caratterizzano l’edificio, i quali nel corso dei secoli furono ampliati o preservati: il soffitto ad arco gotico, gli affreschi rinascimentali che adornano la facciata e le finestre barocche. La Lacknerhaus, una residenza privata storica attualmente inabitabile e in stato di abbandono, nel corso del tempo è purtroppo diventata il “pugno nell’occhio” del centro città. Dopo lunghe procedure burocratiche, il grande progetto di restauro dell’edificio è finalmente in fase di implementazione e presto seguirà l’esempio del Berggericht.
Con l’acquisizione di questi due edifici, il EUROPEAN HERITAGE PROJECT ha messo in atto un processo di restauro per riportare i monumenti storici di Kitzbühel al loro stato di splendore originale. Lo scopo è fare sì che si fondano armoniosamente e in modo discreto con l’insieme delle facciate della città vecchia, riflettendo e accentuando la storia e l’orgoglio di questa località di sci alpino nota in tutto il mondo, che è stata così fortemente plasmata dall’attività mineraria.
SITUAZIONE ALL’ACQUISTO
Tribunale della montagna
Dal 1935, nell’edificio dell’ex tribunale della montagna c’era l’ufficio imposte della città. Nel 2002, tuttavia, venne chiuso a causa degli ingenti costi di manutenzione per trasferire l’ente locale in un nuovo edificio fuori dal centro storico cittadino. In questo frangente, la confederazione decise di mettere all’asta l’edificio soggetto a tutela. La città di Kitzbühel, che aveva fatto un’offerta all’asta, fu però battuta da un imprenditore locale, con grande disappunto della comunità.
Il nuovo proprietario aveva intenzione di costruire un ascensore a vista all’esterno dell’edificio, cosa che, però, la città e la tutela dei monumenti non volevano autorizzare. Allo scopo di mettere sotto pressione l’autorità, il nuovo proprietario annullò tutti i lavori di restauro e omise personalmente le necessarie misure di manutenzione, attuando solo la messa in sicurezza dell’edificio ad intervalli regolari, per evitare danni ai passanti. Dopo che l’edificio, soggetto a tutela dei monumenti, nell’arco di 10 anni, aveva subito danni sostanziali da forte abbandono e negligenza, e, in particolare, le volte gotiche erano a rischio di crollo, l’EUROPEAN HERITAGE PROJECT venne a conoscenza della situazione e poté in ultimo intervenire per salvaguardare la sostanza strutturale; organizzando numerosi colloqui con l’ex proprietario dell’edificio, si riuscì finalmente nel 2012 a persuaderlo a vendere l’edificio all’EUROPEAN HERITAGE PROJECT.
Casa Lackner
All’inizio del 2013, si sono potuti già registrare piccoli successi durante la fase d’implementazione delle misure di restauro al Tribunale della montagna. Giunta voce e convinto dalla stretta collaborazione tra l’EUROPEAN HERITAGE PROJECT con l’autorità per i monumenti statali e la comunità di Kitzbühel, l’ex proprietario di Casa Lackner contattò l’EUROPEAN HERITAGE PROJECT. Dato che l’ex proprietario non poteva permettersi finanziariamente un risanamento dell’edificio soggetto a tutela, lo stesso offrì all’organizzazione di acquistarla. In quel periodo, la Casa Lackner, ad eccezione di un locale affittato a pianterreno, era inutilizzata. A causa dello stato di abbandono di oltre dieci anni, l’edificio era oltremodo malandato; la capriata e tutti gli impianti erano particolarmente colpiti in tal senso.
TENUTA: NUMERI E FATTI
Kitzbühel è situata nel Tirolo nord-orientale, a circa 95 km ad est del capoluogo di Innsbruck, nella valle Leukental sul fiume Ache di Kitsbühel, al centro delle Alpi di Kitsbühel. La città mondana è oggi nota a livello internazionale come una delle più importanti località alpine per lo sport invernale. Tuttavia, la località registra anche una storia, tradizionalmente rappresentata nell’attività mineraria, che ha contribuito all’importanza e alla ricchezza della città, e di cui sia il Tribunale della montagna che la Casa Lackner sono testimoni.
La peculiarità del Tribunale della montagna, costruito agli inizi del XVI secolo, si manifesta insieme alla sua caratteristica storia locale grazie alla sua particolare posizione. L’edificio non era architettonicamente parte integrante del quartiere, com’era consueto nel resto del centro cittadino medievale di Kitzbühel, ma era indipendente ed è il secondo edificio più alto, dopo la chiesa di Santa Caterina, con la quale – e insieme alla Casa Lackner acquistata dall’EUROPEAN HERITAGE PROJECT – forma un insieme storicamente significativo.
L’ex edificio amministrativo gotico a quattro piani ricopre una superficie totale di circa 800 metri quadrati ed è alto 24 metri. L’attigua Casa Lackner, che nella sua struttura centrale fu costruita agli inizi del XVII secolo, dispone parimenti di quattro piani ed è caratterizzata da una pianta rettangolare, e possiede una superficie abitativa e utile di 350 metri quadrati.
STORIA
Intorno al 1178, il nome di Chizbuhel fu citato per la prima volta su un documento di Chiemsee, laddove Chizzo indica una famiglia bavarese e Bühel la posizione geografica della colonia su una collina. Cento anni dopo, una fonte colloca il Baliato del Collegio di Bamberga a Kicemgespuchel,laddove negli archivi cittadini del 1271, si parla della località di Chizzingenspuehel.
Kitzbühel passò nel 1255, con la prima ripartizione del territorio bavarese, all’Alta Baviera. Successivamente, il Duca Ludovico II (1229-1294)conferì a Kitzbühel, il 6 giugno 1271, lo statuto cittadino e la città venne circondata da mura fortificate. Dato che però Kitzbühel, nei secoli successivi a causa della sua posizione tra Passo Thurn e la regione collinare di Chiemgau, si era affermata come centro di commercio e mercato, in crescita costante e rimasta illesa dagli scontri bellici, le mura furono ridotte in altezza e usate per costruire abitazioni. Il matrimonio di Margarete Maultasch, Duchessa di Tirol-Götz (1318-1369) con il Duca bavarese Ludovico di Brandeburgo (1315-1361) nel 1342, unì provvisoriamente Kitzbühel con il Tirolo, cosa che fece della città un protettorato bavarese fino alla morte di Ludovico. Dopo la Pace di Schärdinger, nell’anno 1369, il territorio fu completamente riceduto alla Baviera. A seguito della ripartizione del territorio bavarese, Kufstein passò alla discendenza Landshut del Casato di Wittelsbach. Durante questo periodo, il Tribunale di montagna fu regolarmente condotto a Kitzbühel e adottò una completa normativa mineraria che più tardi acquistò importanza per l’intero ducato bavarese. Nel 1504, Kitzbühel passò temporaneamente al Tirolo, dopo che il re Massimiliano I (1459-1519)pose fine nel 1505 alla Guerra di Successione di Landshut – una faida tra Baviera e Palatinato –in cambio del suo Arbitrato di Colonia. Nei distretti giudiziari di Kitzbühel, Kufstein e Rattenberg continuò ad avere validità il codice civile di Ludovico di Baviera, che esisteva già dal 1346, per cui i tre suddetti territori all’interno del Tirolo assunsero una posizione giuridica privilegiata.
Massimiliano ipotecò Kitzbühel, la quale, alla fine del XVI secolo, rimase sotto il governo locale del Conte di Lamberg, finché, il 1 maggio 1840, vennero solennemente soppressi gli ultimi residui del feudalesimo. La guerra dei secoli XVIII e XIX coinvolse la città, e, sebbene anche gli abitanti di Kitzbühel parteciparono alla guerra di liberazione del Tirolo, Kitzbühel passò di nuovo alla Baviera quando il Re Francesco I (1768-1835), con la Pace di Presburgo nel 1805, cedette appunto il Tirolo alla Baviera.
Dopo la caduta di Napoleone (1769-1821), la regione fu riannessa all’Austria nel 1815, nel contesto del Congresso di Vienna.
Quando il Re Francesco Giuseppe (1830-1916) finalmente riorganizzò la confusa situazione istituzionale e, nell’anno 1875, fu completata la ferrovia Salisburgo-Tirolo, la città sperimentò una ripresa economica e industriale. Nel XX secolo, Kitzbühel divenne un luogo di ricchezza e bellezza, nel quale vivevano molte personalità famose.
Kitzbühel ebbe la fortuna di rimanere illesa dalla devastazione delle due guerre mondiali, motivo per cui lo storico centro cittadino, sviluppatosi intorno alla chiesa di Santa Caterina, come anche le mura medievali, si preservano ancora oggi.
Tribunale della montagna
Il Tribunale della montagna era un edificio amministrativo di rappresentanza, riservato all’attività mineraria, che contribuì in modo significativo alla ricchezza della città di Kitzbühel, motivo per cui l’edificio rappresenta ancora oggi uno dei pilastri più importanti della storia delle origini di Kitzbühel.
Il Tirolo era uno dei pochi territori alpini a disporre di miniere di rame e argento. Da queste miniere dipendeva il potere economico e politico dei principi regnanti. La salita degli Asburgo al potere al passaggio dal XV al XVI secolo, non sarebbe stata possibile senza l’estrazione dei minerali tirolesi. Oltre alla notevole ricchezza mineraria del distretto di Schwaz, Kitzbühel era anche il centro di attività mineraria più importante. Alla miniera, la città dovette quindi importanza e progresso.
L’edificio secolare di carattere rappresentativo venne per la prima volta documentato nel 1535 come dimora di Ruepprecht Humbpühler e sua moglie Martha Wonnherrin. Nel periodo successivo, ebbe vari proprietari a breve termine, tra cui, nel 1543, viene soprattutto menzionato un certo Sigmund Neissl, anche Neussl, come nuovo proprietario. Nel 1562, la “Casa Neissl” viene affittata dall’autorità montana come sede del tribunale di montagna e nel 1587 dalla stessa acquistata. Da allora in poi, il tribunale della montagna ha esercitato in base al Codex Maximilianeus Bavaricus Civilis, che era generalmente noto anche come Diritto Privato Bavarese.
Quanto al Tribunale della montagna, si trattava di un tribunale specificamente dedito a questioni giuridiche, controversie e indagini su incidenti nelle associazioni minerarie, ai controlli delle concessioni e alla rappresentanza dei diritti legali dei principi regnanti. Infatti ad esempio, le aree minerarie di Röhrerbühel e Jochberg, in particolare i giacimenti locali di rame e ferro, nonché la lavorazione dei metalli estratti e la vendita di prodotti, sottostavano al Tribunale montano di Kitzbühel. Al vertice, c’erano i giudici e, in funzione di giuria, i giurati, oltre agli impiegati di corte. La funzione dei giudici di montagna spettava o al direttore dell’ufficio minerario, all’ufficiale di montagna o all’ispettore delle miniere. I giurati vigilavano inoltre sulle estrazioni dei minerali, nonché sui “Pinge” (fossati) derivanti dalla miniera. Altre figure di supporto al tribunale della montagna erano l’ispettore forestale, l’addetto ai conteggi, il vassallo e l’argentiere. L’addetto ai conteggi era specifico per l’applicazione delle sentenze e per speciali servizi di corriere.
Il vassallo e l’argentiere dovevano documentare e verificare scrupolosamente le tasse, il servizio di corvée e il tasso di cambio, che erano da corrispondere ai principi reggenti.
Nei numerosi documenti nel corso della storia dell’edificio, si leggono i seguenti giudici di montagna: 1631 Carl Ruedl, 1645 Mathias Undterrainer e 1671 Sebastian Undterrainer. Nel 1692, un certo Georg Budina viene citato come giudice e mastro forestale.
Dopo l’abrogazione del tribunale della montagna di Kitzbühel alla fine del XVIII secolo, l’immobile – sotto la denominazione di sede del tribunale della montagna – è diventato sede distaccata del tribunale di montagna di Kitzbühel e dell’ufficio forestale di Kitzbühel, finché poi, dal 1818, rimase soltanto sede dell’ufficio forestale, sotto l’erario (aerar) forestale. Successivamente, dal 1936 divenne sede dell’amministrazione fiscale, e poi ufficio delle imposte nel 2002.
Casa Lackner
Sostanzialmente, la Casa Lackner, dal nome del suo ultimo proprietario, Jakob Lackner, sulla Hinterstadt n. 17, può essere datata agli inizi del XVI secolo. Come anche la casa sull’Hinterstadt n. 19, Casa Lackner appartenne, dagli inizi del XVII secolo alla casa di Vorderstadt n. 20, come si evidenzia sulle mappe stradali storiche che furono disegnate intorno all’anno 1620.
Quando il mastro conciatore Veit Koidl acquistò l’edificio nel 1819, questo fu spostato dalla Vordrstadt n. 20 e da allora prese l’indirizzo Hinterstadt n. 17. Da questo momento in poi, il palazzo in semplice tardo Gotico vive un movimentato cambio di proprietari e inquilini. In quanto proprietaria erede, nel 1827 passò a Maria Koidl e nel 1856 ai di lei eredi di Oberwald. Nello stesso anno, l’edificio “Stöckl“, com’era chiamato all’epoca, passa a Bartlme Stangasser, che fece costruire e ampliare il cosiddetto “Lintnerhausstöckl” in questo contesto, laddove nel XVI secolo sussisteva la costruzione centrale. Nel 1857, Anton Seiwald, il muratore della “Casa femminile del monastero”, affittò parti dei locali di Casa Lackner. In questo anno, ci fu un nuovo cambio di proprietà, quando l’edificio venne acquistato dall’incisore e orafo Anton Webersberger. Nel 1889, la ereditò sua moglie Magdalena e sua figlia Rosina, che nel 1891 sposò Ferdinand Pöll. Nel 1911, l’immobile passò temporaneamente all’Istituto ipotecario statale, finché, due anni dopo, venne acquistato da Katharina Nagele. La proprietà rimane, fino al 1967, alla famiglia Nagele, finché finalmente non passò al proprietario Jakob Lackner, da cui oggi prende il nome.
INFORMAZIONI IMPORTANTI E CURIOSITÀ
Il Tribunale della montagna come massima autorità
Ai tempi della caccia alle streghe, che nel XVI e XVII secolo si diffuse anche nel Tirolo, il Tribunale della montagna non giocava soltanto un ruolo nella normale procedura civile, per cui, anche numerose presunte streghe e stregoni, insieme ai normali criminali, furono qui citati in giudizio e addirittura condannati a morte dal giudice penale residente a Kitzbühel.
Dal 1497, nel Tirolo c’erano due giudici penali, che erano rispettivamente di servizio a Hall in nord Tirolo, al cui distretto amministrativo apparteneva anche Kitzbühel, e a Merano in sud Tirolo. Come in molte altre alte corti, anche nel Tirolo, in alcuni casi i cadaveri dei condannati, su ordine del tribunale, rimanevano appesi al cappio o attaccati alla ruota per anni, come deterrente. La forca era quindi un importante simbolo del potere delle autorità e della forma di giustizia da loro esercitata. Mentre l’autorità potenziò sempre di più la pena di morte principalmente per una dimostrazione di potere e non voleva concedere al popolo la partecipazione alle esecuzioni, il popolo da parte sua manifestò entusiasmo e le esecuzioni divennero addirittura feste popolari, nelle quali non solo si testimoniava la punizione esemplare di un criminale, ma si partecipava anche ad un atto sacrificale, che purificava la società. I giustiziati finivano di norma nella terra non consacrata, spesso direttamente nelle vicinanze della forca. L’ ordine ufficiale per la sepoltura dei giustiziati o delle ceneri dei giustiziati, nei pressi della forca o di un luogo precedentemente designato, come si tramanda anche nel Tirolo, ha a che fare a quanto pare anche con il forte effetto mistico, per il quale i defunti dovrebbero rimanere legati alle loro spoglie.
Tuttavia, nel 1787, quando la pena di morte in Austria venne abolita per la normale giustizia penale con l’introduzione del Codice Penale Giuseppino, i luoghi delle esecuzioni divennero presto superflui. Nel 1795 – dopo la morte di Giuseppe II (1741-1790), comunque, la pena di morte fu ripristinata. La maggior parte dei vecchi luoghi di esecuzione, ai quali apparteneva anche Kitzbühel, non furono tuttavia rimessi in funzione. Le esecuzioni, da questo momento in poi, vennero eseguite soltanto nei tribunali di Innsbruck e Bolzano.
ARCHITETTURA
Come più volte rappresentato dall’architetto, pittore e cittadino onorario di Kitzbühl, Alfons Walde (1891-1958) nelle sue opere d’arte, realizzate tra gli inizi e la metà del XX secolo, i tetti della città tirolese rappresentano un particolare richiamo. Il caratteristico profilo ad arco dei tetti delle vecchie case cittadine di Kitzbühl rappresenta una veduta compatta dall’alto dei tetti cittadini che richiama al riscoperto ambiente montano, che nel 1900 veniva riprodotto nelle fotografie e nell’arte. Walde ha rappresentato egregiamente il loro fascino positivo, dopo che Andreas Faistenberger (1649-1735) aveva raffigurato la Kitzbühel di tre secoli prima, in qualità di una delle prime città tirolesi, nella tradizione rinascimentale della prospettiva a volo di uccello.
Già in queste immagini aeree spicca soprattutto la chiesa alto-gotica di Santa Caterina, del XIV secolo, con il suo alto campanile a punta come fulcro del nucleo cittadino medievale, ma ugualmente, anche l’ex Tribunale della montagna, nelle immediate vicinanze della chiesa, rappresenta qui da sempre un colpo d’occhio significativo.
Tribunale della montagna
Il possente edificio indipendente e a quattro piani, con tetto a due falde, si erge su una pianta quadrangolare. Si tratta del più alto edificio laico del centro di Kitzbühl. Tutti e quattro gli angoli dell’edificio si distinguono per le smussature, che raggiungono l’intera altezza delle finestre al primo piano. Le facciate non sono suddivise e si contraddistinguono per un’irregolare disposizione degli assi. Sul timpano che si affaccia sulla Hinterstadt, i due assi esterni di sinistra spuntano in fuori. Nell’angolo così creato, è inserito un bovindo a due piani, che si estende sul secondo e terzo piano. Sul fronte orientale, vi sono tre assi di finestre. Qui, nell’asse centrale a piano terra, c’è ancora una finestrella quadrata originale incassata nella pietra, risalente al XVI secolo. Al centro del fronte occidentale, c’è un alto passaggio ad arco smussato. L’ingresso interno dell’edificio conduce ad un atrio, particolarmente contraddistinto dalle sue impressionanti volte a botte piccola tardo-gotiche e volte a botte lavorate a spina di pesce, che è ampiamente conservato al suo stato originale e dispone praticamente di tutto il soffitto. Sul lato destro dalla scalinata con soffitti a volta si accede ai quattro piani superiori. L’interno presenta altre volte gotiche originali nel primo e secondo piano. Qui, soprattutto ai piani superiori, furono eseguite ricostruzioni nel XVIII e XIX secolo. Un tratto particolarmente importante è rappresentato dalle isolate finestre gotiche con archi a punta, che rendono l’atrio particolarmente emblematico ed imponente.
Confrontando l’edificio nella sua condizione attuale con i progetti e i piani edilizi del 1620, l’approccio di base e il numero di piani
corrispondono. Il timpano, tuttavia, all’epoca era ancora costruito in legno. La parte frontale a sei assi presentava nel secondo asse di destra un bovindo poligonale a tre lati su tre piani, con tetto a cuspide e cornici divisorie. Il portale ad arco tondo si trovava anch’esso sul fronte centrale. Il quarto asse di sinistra presentava al secondo piano superiore un bovindo poggiato su mensole. I due assi che si uniscono a sinistra risaltano nettamente. Sul lato sud si notano solo tre finestre. Il fronte posteriore viene in parte coperto alla vista dal campanile di Santa Caterina. Qui, a sinistra del campanile, viene indicato un asse a finestra, a destra dello stesso si notano due assi molto vicini tra loro. Le ultime modifiche strutturali, tra cui la costruzione di diverse pareti leggere, furono eseguite nel 1963 ed ebbero come conseguenza che i due piani superiori all’interno non presentano più la loro sostanza originale.
Casa Lackner
Con la storica suddivisione di Kitzbühel in Vorder e Hinterstadt (città anteriore e posteriore), nacque l’ex “Lintnerhausstöckl”, l’odierna Casa Lackner, che rappresenta architettonicamente, come un edificio gemello, un ampliamento dell’originale casa cittadina, si tratta quindi di un prolungamento costruito postumo dell’edificio degli inizi del XVII secolo situato nella Vorderstadt. La finestra sul cortile interno testimonia ancora oggi questa insolita storia edilizia. La casa angolare a quattro piani, con la sua facciata rosso ruggine, che si affaccia sulla piazza antistante la chiesa di Santa Caterina, come anche il Tribunale della montagna, si distingue per una spartana arte figurativa che è tanto caratteristica dell’architettura locale quadrata e massiccia degli edifici laici. Con una pianta quadrata e sormontata da un tetto a due falde, l’edificio semplice si distingue per la sua parte frontale, che presenta sei assi di finestre, laddove presso la terza apertura a sinistra, si trova un passaggio ad arco tondo. Nell’interno, vi sono imponenti volte a botte, che conferiscono agli spazi una certa ampiezza.
CONDIZIONE STRUTTURALE AL MOMENTO DELL’ACQUISIZIONE
Tribunale della montagna
Al momento dell’acquisizione, da parte dell’EUROPEAN HERITAGE PROJECT, nel 2012, il Tribunale della montagna si trovava, dopo che, per un intero decennio, non erano state condotte misure di manutenzione, in una condizione oltremodo trascurata. A causa dello stato di abbandono, c’erano danni piuttosto gravi da gelo sulla muratura, le costruzioni portanti in legno e gli impianti, dato che l’edificio era rimasto non riscaldato in tutte le stanze dal 2002 al 2012. Inoltre, a causa dei lavori di ricostruzione del 1963, si registrarono notevoli abusi edilizi. Infatti, l’intera sostanza strutturale presentava gravi trasformazioni, come ad esempio numerose suddivisioni degli spazi con pareti leggere, aperture di finestre ampliate o l’inserimento di telai in plastica. Purtroppo, specialmente il terzo e quarto piano sono stati particolarmente colpiti, per cui qui non è più disponibile la sostanza originale, compresa quella del tetto e della capriata.
Casa Lackner
Quando l’EUROPEAN HERITAGE PROJECT ha acquistato Casa Lackner nel 2013, l’intera sostanza strutturale era in uno stato di rovina, in quanto l’immobile, ad eccezione del pianterreno, che fino all’acquisizione ospitava una locanda, era rimasto completamente vuoto per diversi decenni. Inoltre, l’ex proprietario, a causa di scarsi mezzi finanziari, non aveva potuto eseguire nessun lavoro di restauro o di risanamento.
Già da tempo si contestava la condizione desolata della facciata, tuttavia l’interno dell’edificio offriva un’immagine di gran lunga più triste, come avevano sospettato gli abitanti di Kitzbühel: finestre che perdevano o erano sfondate, impianti malandati o in parte mancanti, una capriata a rischio di crollo, danni da acqua e gelo e infestazioni parassitarie, per cui l’edificio di fatto non rappresentava solo una sgradevole immagine, ma era decisamente fatiscente.
INTERVENTI DI RESTAURO E DO CONSERVAZIONE
Tribunale della montagna
L’edificio rimasto vuoto era a rischio di crollo finché nel 2012 non venne acquistato dall‘EUROPEAN HERITAGE PROJECT. Quando, l’anno successivo fu finalmente ottenuta la concessione per gli interventi di restauro e ricostruzione, in seguito a ciò si riuscì a risanare la sostanza strutturale, a smantellare gli abusi edilizi e a ripristinare ampiamente la sostanza originale dell’edificio.
Un particolare attenzione è stata data quindi al rimpicciolimento e alla riduzione delle aperture di porte e finestre, che erano stati effettuati nei lavori di ricostruzione degli anni ‘60, per poter riportare in evidenza la caratteristica muratura di Kitzbühel. Inadeguati telai in plastica alle finestre successivamente aggiunti sono stati sostituiti da riproduzioni storicamente accurate. Nel frattempo, i telai delle porte sono stati restaurati, e riproduzioni delle persiane frangivento secondo l’aspetto originale, fedele a quello del 1620, sono state applicate alla facciata frontale.
In aggiunta, è stata eseguita una drastica demolizione nei locali al primo e secondo piano, come pure al pianterreno, e sono state rimosse le pareti leggere aggiunte postume, per ricostruire lo stato d’epoca originale.
Questo tuttavia non è stato possibile nei due piani superiori, inclusa la capriata, in quanto qui la sostanza strutturale originale non era più disponibile. Comunque, si è deciso di sostituire il moderno tetto in ottone con un tetto in assicelle di legno ricostruito, così com’era nel suo stato originale nel XVI secolo. Quanto al risanamento della facciata deturpata e fortemente sporca, si è deciso per una ulteriore ricostruzione del Trompe-l’oeil che in passato decorava l’edificio, in stile manieristico, nel rispetto della tradizionale pittura sulle facciate tipica della zona.
Il pezzo centrale degli interventi di restauro è stata la conservazione delle volte a rete gotiche presenti al pianterreno e nei due primi piani.
A tale scopo, le isolate fratture nella fragile costruzione sono state riparate con materiale di riempimento e inoltre è stato risistemato l’intonaco e i murali in molti punti screpolati e crepati. I pavimenti in legno e mattonelle ancora disponibili sono stati nel contempo rinnovati nei dettagli.
Poiché il Tribunale della montagna, a causa dello stato di abbandono tra il 2002 e il 2011, era inutilizzato e quindi non riscaldato, c’erano notevoli danni da gelate, che erano particolarmente evidenti negli impianti nonché nella trabeazione della capriata. I difetti da qui derivanti sono stati in gran numero risolti con lo spostamento di tutti gli impianti. Inoltre, le fondamenta erano fortemente umide, ed è stato necessario quindi drenarle e in seguito isolarle tutte dal nuovo. In questo ambito, si è deciso di aggiungere allo stesso tempo un bacino di ritenzione per la raccolta e il dirottamento dell’acqua piovana, per poter non solo adeguarsi alle recenti linee guida sulla protezione dell’ambiente, ma anche attuare gli standard innovativi per la città di Kitzbühel.
Casa Lackner
In prima linea, gli spazi interni, fortemente trascurati, di Casa Lackner sono stati liberati dal sudiciume, ma anche da animali morti. Dopo lo sgombero, a causa della grave infestazione di diversi parassiti, si è passati a misure di disinfestazione. Al momento, i massicci danni idrici e la muffa che si è diffusa principalmente su tutto il primo piano, rappresentano un grande problema, per cui l’intero edificio è stato drenato dalle fondamenta fino alla capriata e, allo stesso tempo, staticamente assicurato.
Per quanto riguarda la statica, la trabeazione marcia e a rischio di crollo della capriata originale rappresenta un grosso problema, che ha dovuto richiedere la collaborazione di esperti ingegneri strutturali e restauratori. Allo stesso tempo, ci si focalizza in particolare sul restauro e la stabilizzazione delle semplici volte a botte tardo-gotiche.
Gli impianti elettrici e idrici, inclusi i sanitari, vecchi di decenni, sono in pessime condizioni e saranno ristrutturati secondo gli ultimi standard tecnici ed energetici. Subito dopo, verrà installato un sistema di riscaldamento completamente nuovo, dato che, al momento dell’acquisizione, non era più presente.
Nell’intero immobile, porte e finestre presentano perdite e sono in parte rotte. Durante i lavori di restauro, quindi, tutte le porte e i telai delle finestre saranno isolati e completamente restaurati e molti vetri delle finestre dovranno essere sostituiti.
Ulteriori lavori sull’edificio, in particolare il restauro e parziale ricostruzione dei lavori artistici d’epoca si baseranno nell’ultima fase sulle misure già completate con successo sul Tribunale della montagna.
Il vecchio vano scala è stato completamente conservato.
Nel 2024 sono stati completati tutti i lavori di ristrutturazione.
UTILIZZIO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE
Il THE EUROPEAN HERITAGE PROJECT è già riuscito a completare con successo i lavori di restauro sul Tribunale della montagna. Il piano terra è utilizzato come spazio per la vendita al dettaglio, il primo piano come spazio per la ristorazione di un ristorante di alto livello. Il ristorante di alta cucina “Berggericht” è stato premiato più volte, tra cui con 4 cappelli dalla rinomata guida Gault-Milau, e si posiziona tra i primi tre ristoranti del Tirolo.
Anche l’edificio “Lackner” è stato rivitalizzato. Al piano terra si trova uno dei bistrò più popolari della città, insieme a una storica gioielleria. Gli spazi dei piani superiori sono destinati ad uso residenziale.
In collaborazione con il comune, è stato inoltre possibile ristrutturare l’area circostante gli edifici. Il THE EUROPEAN HERITAGE PROJECT ha contribuito attivamente alla ristrutturazione della zona pedonale di Kitzbühel e ha partecipato ai lavori. Oggi, intorno agli edifici si tengono mercati settimanali e altre manifestazioni, che hanno portato a una significativa rinascita di questa parte un tempo trascurata del centro storico di Kitzbühel.
In aggiunta, dopo il completamento dei previsti lavori di ricostruzione dei due monumenti soggetti a salvaguardia, Il THE EUROPEAN HERITAGE PROJECT si è posto l’obiettivo di sostenere la città di Kitzbühel, come socio affidabile, per riorganizzare congiuntamente la zona pedonale circostante la chiesa di Santa Caterina. Con questa collaborazione, non ci sarà solo una ristrutturazione della piazza, ma piuttosto, l’intera immagine della città acquisterà valore grazie ad una riqualificazione del centro città e sarà particolarmente messa in risalto un’area degna di tutela.
Videobeiträge:
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Marco Gatterer ist der Küchenchef des Restaurants Berggericht in Kitzbühel. In diesem Interview gibt er einen Einblick in seinen bisherigen Werdegang und erklärt, auf welchen Säulen seine Küchenphilosophie beruht.
Im Restaurant Berggericht in Kitzbühel sind Heinz Hanner und Marco Gatterer für die Umsetzung des Konzepts “Zurück in die Zukunft – Gerichte mit Geschichte” verantwortlich. Hier gewähren Sie einen Einblick hinter die Kulissen des Fine Dining Restaurants, das Peter Löw im Rahmen seines European Heritage Projects in der Altstadt betreibt.
Heinz Hanner blickt auf mehr als 40 Jahre Gastronomieerfahrung zurück. In der Kitzbühler Altstadt betreibt er nun in Zusammenarbeit mit dem European Heritage Project von Peter Löw das Fine Dining Restaurant Berggericht.